Tuesday, March 8, 2016

Il livore rende ridicoli

A fil di rete
di Aldo Grasso.

La strategia comunicativa di Luca Mercalli è tanto semplice e quanto spietata: accrescere nello spettatore il senso di colpa, farlo sentire uno sprecone, iscriverlo nella lista nera dei climalteranti. La seconda puntata di «Scala Mercalli» era esemplare. Se bruci combustibili fossili immetti nell’atmosfera l’anidride carbonica che causa l’effetto serra; ebbene, sappi tu, sfregiatore dell’ambiente, dilapidatore di energia, che ancora oggi l’80% dell’energia mondiale viene prodotta da carbone, gas e petrolio (Rai3, sabato, ore 21.52). Se uno pensa «ma ho appena sostituito la caldaia a gas per risparmiare», viene fulminato dallo sguardo mercallesco: come osi? E giù un servizio sull’estrazione del carbone nel West Virginia, con l’elenco di tutti i danni che comporta l’estrazione di carbone in superficie. Ci sarebbe l’energia nucleare, noi la compriamo dalla Francia. Energia nucleare? Beccati ‘sto servizio sulla centrale giapponese di Fukùshima, a cinque anni dallo tsunami che l’ha danneggiata. A volte mi figuro Mercalli come un sadico mascherato da ambientalista. Forse mi sbaglio, ma, non so perché, il suo farfallino giallo mi fa paura.

Il nostro climatologo teorizza la decrescita infelice, è un fiero No Tav, ma con il governo ce l’ha su anche per un altro motivo: avrebbe tolto gli incentivi per l’installazione del fotovoltaico e lui è pronto a salire sul tetto di casa sua per spaccare i pannelli che ha installato. Ma con le sole candele come farà a rimirarsi quando appare in video? Mercalli invita in studio il prof. Nicola Armaroli, dirigente del CNR, che ci parla del futuro dell’energia e della transizione verso le fonti energetiche rinnovabili in Italia e nel mondo. Armaroli attacca duramente le lobby dell’energia insediate nei ministeri. Fuori i nomi! Il programma va in onda dalla sede Fao di Roma (nota organizzazione burocratica). Ma alla fine, chi paga la pesante bolletta della luce di tre ore di trasmissione?.

 

Vede, Signor Aldo Grasso, a differenza del coraggio, che se uno non ce l'ha non se lo può dare da solo, la cultura scientifica, la si può ottenere.
Leggendo, studiando, ragionando in modo opportuno, che di ragionamenti giusti in ambito sbagliato e viceversa ne sono pieni archivi vetusti e polverosi, ed infine fidandosi di chi ne sa più di noi e ha dimostrato di saperne.
E un minimo di cultura scientifica, è utile e profittevole, mi creda.
Il suo articolo contiene delle affermazioni che sono una poltiglia quasi indistillabile di parziali verità, opinioni da taverna, e dichiarazioni che sembrano  galleggiare come degli escrementi nella tazza del cesso in attesa che qualcuno tiri lo sciaquone.
Tanto per non eguagliare o imitare il suo stile espositivo giustifico le mie, di affermazioni:

Lei dice:
La seconda puntata di «Scala Mercalli» era esemplare. Se bruci combustibili fossili immetti nell’atmosfera l’anidride carbonica che causa l’effetto serra; ebbene, sappi tu, sfregiatore dell’ambiente, dilapidatore di energia, che ancora oggi l’80% dell’energia mondiale viene prodotta da carbone, gas e petrolio (Rai3, sabato, ore 21.52).


Lei dice in, particolare:Se bruci combustibili fossili immetti nell’atmosfera l’anidride carbonica che causa l’effetto serra; 

Le rispondo:Vero! 
E allora?
 


Lei dice ancora che ancora oggi l’80% dell’energia mondiale viene prodotta da carbone, gas e petrolio (Rai3, sabato, ore 21.52).
Le rispondo:Vero!,  

E quindi?

Lei dice ancora:"ebbene, sappi tu, sfregiatore dell’ambiente, dilapidatore di energia, eccetera eccetera".........
 

Ecco, questa frase nel suo pensiero, evidentemente, implica il ragionamento che siccome "tu sfregiatore dell’ambiente eccetera eccetera........." sai "che che ancora oggi l’80% dell’energia eccetera eccetera........." allora siccome così stanno le cose, così devono stare e basta.
Oppure: che pur sapendo come stanno le cose, non te ne importa niente e quindi sei "sfregiatore dell’ambiente
eccetera eccetera".........


 Ora , ma questo lo dico io:
"Lei Signor Aldo Grasso, sono quasi certo, non conosce lo stato dell'arte della transizione energetica in atto sul pianeta Terra.

Se lo conoscesse saprebbe che la necessità di abbandonare con la massima urgenza i combustibili fossili é ormai riconosciuta dalla stragrande maggioranza dei paesi del mondo.
Che poi questo verrà fatto, è come dice un modo di dire antico ma ancora valido, un altro paio di maniche.

Lei dice ancora:  Ci sarebbe l’energia nucleare, noi la compriamo dalla Francia. Energia nucleare? Beccati ‘sto servizio sulla centrale giapponese di Fukùshima, a cinque anni dallo tsunami che l’ha danneggiata. A volte mi figuro Mercalli come un sadico mascherato da ambientalista. Forse mi sbaglio, ma, non so perché, il suo farfallino giallo mi fa paura.

In questo caso non vedo proprio dove stia il suo ragionamento.

Piutttosto vedo una cecità assoluta, unita ad una crassa ignoranza, per i gravi fatti accaduti in Giappone a Fukùshima nel 2011.
Tralascio di commentare altre sue frasi per non perdere tempo inutilmente e per esercitarmi nella misericordia.


La cito ancora e concludo:

"Ma alla fine, chi paga la pesante bolletta della luce di tre ore di trasmissione"?

Allora, Signor Aldo Grasso a quanto ammonta la "pesante bolletta della luce di tre ore di trasmissione"?
Se non lo sa Lei che é un esperto del campo, non è un critico televisivo o mi sbaglio, chi ce lo dovrebbe dire?.
La spesa la può in indicare nella valuta che vuole, sappiamo fare le conversioni monetarie.

Se vuole, le posso offrire gratis un'ora del mio tempo per spiegarle, per esempio, che cosa nascondano le sigle kW e kWh.

Nozione che le permetterebbe di capire a fondo che cosa sta dietro le quinte del mondo delle bollette dell'energia elettrica.
Un suggerimento, visto che presto andrà in onda di nuovo il Rischiatutto, pensi ai cavalli-vapore e i kW e kWh 
come a dei discendentidi queste unità di misura.
Se dovesse già saperlo come non detto.
Ma se non lo sapesse e volesse saperlo, me lo dica. 

Imparare avvicina all'immortalità.

Distinti saluti, Marco Sclarandis.
 

Tuesday, March 1, 2016

Essere quasi impossibile

I pruni sono fioriti lo stesso
aprendo corolle a migliaia
per poi qualche dozzina portarne
ad essere frutti maturi fecondi 
sebbene un innocuo cipresso
l'anno scorso di fronte
sia stato abbattuto
non volevo che il vento
me lo rovesciasse sul prato
questa l'insulsa ragione
accampata dal vicino ignorante
o forse ottenebrato dall'ansia
il lichene ha piantato il vessillo
giallo sgargiante sul ruvido manto
di scaglie d'ardesia e bitume
a godersi raggi e piogge sul tetto
ma io l'ho escisso e incollato
incorniciato ed appeso a parete
non perchè sono malvagio
ma da terra sgusciato siffatto
essere quasi impossibile
da saziare una volta per tutte
con l'universale bellezza.


Marco Sclarandis

Friday, February 26, 2016

Domani sali sulla Scala!



 Scala Mercalli
     domani
27 febbraio 2016
       ore 21
       rai tre
 Non squagliartela! 

Marco Sclarandis

Thursday, February 25, 2016

Vale tutta la pena quanta


Questa mattina voi
ramo di platano spezzato
lasciato agonizzare sul selciato
non degnato di sguardo da nessuno
e tu scatolone di vuoti verde ed ambra
lasciati accanto ai cassoni del recupero 
e voi gambi d’equiseti sorti come in sfida
tra i sassi della massicciata ferroviaria
mi avete confermato che ancora merita sperare
sì perchè ogni vostro stelo in cima s’adornava 
di sferiche coppie e terzetti di rugiada
del morente gemme aspettavano la schiusa
una proroga avrà prima della tomba
e chi con cura ordinatamente mise
quelle bottiglie svuotate per sete nel cartone
ebbe d’esse compassione e desiderio d’adozione
presto d’estate piene di salsa rivivranno
ed io so che ancora vale tutta la pena quanta
di stare su questa Terra  solitaria
struggente di bellezza martoriata. 

Marco Sclarandis

Tuesday, February 23, 2016

Ritorna con noi amico!

Dedicata  a Toufic el Asmar da pochi giorni in un grave stato di salute a Careggi (Fi).

Fermati qui con noi ancora
ora che più nel dirupo erto
rapidi dovremo scendere
zufolando il tempo ruzzola
aspettiamo il tuo risveglio

Tu figlio di mama Africa
operaio di vigne ed orti
uniti ad altri ultraterrreni
fai che prodigio avvenga
intorno tutti lo invochiamo
che dal tuo sonno sii destato.

Marco Sclarandis

Friday, February 12, 2016

Ogni isotopo radiattivo o quieto



Aveste avuto quella nera
leggera ardente pietra
elemento sesto primo della vita

avevate avuto quell’olezzoso bruno
sotteraneo balsamo mosaico
del primo del sesto dell’ottavo
fluido che rende sogni solidi
sangue caldo di servitù meccaniche
e simbiosi di panacea ed origami

avete ancora quel metallo
irascibile vulcanico pesante
non più ultimo ma supremo
nel disfarsi in energia radiosa
tutto questo dalle stelle trapassate
riceveste in dono e cosa in cambio

ora dovreste dare

terre avvelenate acque ormai minestre
di poltiglie scaglie indigeribili
orde di satrapi scaccianti parassiti
desiderio soddisfatto e presto
di redde rationem tramite annientamento
dolore senza antidoto lenimento
allora se è questo poco 
ci vuole ad accontentarvi

Tutti sono pronti

ferro alluminio silicio piombo
calcio potassio iodio zolfo
fluoro arsenico ed ogni isotopo
radiattivo o quieto altrimenti diteci
e ditelo anche agli altri ospiti
muti a subire arroganza umana
che cosa davvero voi volete
in cambio di una vita mortale
ma perenne immemorabile
su questo pianeta fragile

non esigete lampade d’un Aladino
pietre filosofali divine cornucopie
acque sante terre promesse varchi
per città celesti li avete profanati
gli astri attraenti dal profondo spazio
con onde lievi ne sono messaggere
ora vi dicono fatevi perdonare

ora lo sapete.


Marco Sclarandis.








Tuesday, February 9, 2016

Siamo pronti?


Per cantare sembra che siamo pronti.
Vista la pubblicità per Sanremo apparsa sui canali Rai.
Per affrontare il dirupo conseguente il picco del petrolio, molto meno.
Ma sì, cantiamo che ci passa,  come scrisse quel soldato di trincea della prima guerra mondiale.
E cincischiamo con i gravissimi problemi provocati dalle adozioni passo-passo,
con le decisioni o indecisioni sull'Euro o la Lira (italiana) o sulle candidature alle prossime olimpiadi.Del 2024 a Roma,ovvio.
Io leggo un post come questo:

http://www.ugobardi.blogspot.it/2016/02/il-rumore-del-picco-del-petrolio.html

e mi chiedo se "Scala Mercalli" in onda su RAI 3 in prima serata dal 27 Febbraio prossimo
possa diventare una scala di corda per calarsi coraggiosamnente giù per il "Dirupo di Seneca".
Sempre che dopo averlo visto si agisca in sintonia con il contenuto del programma.

Ci credo, ma con una fede da mercenario crociato del dodicesimo secolo partito per la nona crociata.

   




E, combinazione o coincidenza questo é il post numero 500.
Marco Sclarandis