Wednesday, October 19, 2016

Il titolo é il testo

Da dove nasce internet?
Conosciamo la storia recente, si fa per dire, sono ormai gli anni '60 del DARPA, ma andando indietro di millennio in millennio vediamo
che internet o web come lo si voglia chiamare, esiste perché la mente umana è internet.
E forse non potrebbe essere diversamente.
In realtà, anche i virus nel loro nanoscopico mondo sono internet in nuce.
E internet svela la desolante impossibilità di ottenere la conoscenza totale.In primis teorica e ovviamente, anche pratica.
Kurt Godel, Alan Turing con le loro dimostrazioni inoppugnabili
hanno svelato definitivamente la terrificante e meravigliosa potenza della ricorsività. Terrificante perchè porta direttamente dentro la trascendenza, che implica l'impossibilità di elencare tutti i numeri per esempio, e quindi vanifica qualsiasi dizionario e vocabolario che voglia essere onnicomprensivo.E quindi ancora mina le fondamenta del nostro umano sapere.
Terrificante perché rende impossibile conoscere l'esito di qualsiasi algoritmo, a priori.
Ci sono molte più cose indecidibili di quante non ne immaginino i programmatori.
E le loro macchine da computazione.
Meravigliosa perché comunque le cose esistono, e chiedersi come mai é buono e giusto, ma volerne avere una ragione a tutti i costi é demoniaca idiozia.
Questo sì e questo no squisitamente politico e italiano, è un evento epocale.
Troppi simboli ne sono collegati per essere un evento di secondo o terz'ordine.E troppe coincidenze evidentemente troppo significative, per essere frutto di insignificante casualità.
C'è una tale abbondanza di sincronicità in quello che sta avvenendo in Italia e nel mondo intero
che se Carl Gustav Jung fosse qui con noi, sorriderebbe dietro le lenti tonde e si gusterebbe
lo spettacolo che sta per iniziare.
Vedere quei due, uno uscente dal più alto podio statunitense e l'altro un fuoriuscito da un pertugio toscano e assurto a grande statista non si capisce neanche in virtù di quale bizzarrìa della Storia,
mi hanno fatto sorridere ed inquietare allo stesso tempo.
Forse che gli avi vivono ancora in noi?
Che l'albero genealogico assoluto sia da riesaminare ogni tanto, per capire quali sorprese sono in agguato perchè tese da esseri che invece crediamo defunti e sepolti?.
Quando invece sono vivi vegetissimi e intriganti fors'anche più dei vivi.
Vivi che a quanto pare sovente sono zombi zombienti impossibili da ridestare dal loro morto sonno.

Nato come commento odierno su Effetto Risorse.
Grazie a Luigi Sertorio  e molti altri, per l'ispirazione.

Marco Sclarandis

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