Tuesday, November 24, 2015

I fuochi di martirificio


Questi che si stanno facendo saltare per aria per far precipitare nel dirupo miliardi di cosidetti, da loro, infedeli, sono immancabilmente fatti di qualche molecola psicòtropa.

Niente di male in questo.

Cioè nella seconda parte del tutto ciò.

Infedeli, elenco in cui io sarei certamente incluso visto che non parlo arabo e non conosco il Corano, che credo andrebbe letto in quella lingua, non per scelta ma per obbligo, ebbene gli infedeli si fanno di una farmacia intera di sostanze.

Ma soprattutto di due in particolare.

Una, più o meno densa, viscida, scura,  infiammabile, tossica per l’ambiente,

ma presente nella vita di ogni fedele di qualunque credo, anche in quello di chi non crede, o crederebbe se potesse avere delle prove incontrovertibili e definitive.

L’altra, sarebbe ardito e poetico definirla una sostanza, ma in sostanza si comporta come tale 
nei suoi travolgenti effetti.
E quindi si merita d’impeto l’epiteto.

In particolare un derivato di questa sostanza, un intruglio talmente sofisticato che nemmeno chi lo produce 
si ricorda sempre e per bene come sia riuscito a secernerlo dalla sua mente.

La materia prima da cui deriva è una idea, cioè che se disegno una capra o un cavolo, un bastone ,

o un lupo, un contadino, un torrente o un fiume o l’avete capito, qualunque cosa possa essere contata e raccontata, e riesco a convincere una maggioranza di persone che quella rappresentazione vale come la cosa  rappresentata, allora il gioco funziona, tutti possono giocare al mercato.
Non sempre come la totalità dei giocatori vorrebbe, ma chi s’accontenta riesce anche a divertirsi.

Da questa idea sono poi nate diverse cose, con una deriva talvolta molto pericolosa.



Petrolio e derivati*



Ecco i due composti, uno biochimico e l’altro di finanza alchemica che secondo la mia visione,

lo ammetto, influenzata dall’assunzione di queste due stesse sostanze che credo, ed è una fede ormai quasi cieca, e non solo slovacca, scherzo data la grevità e gravità dell’argomento,

ecco i due composti, dicevo, che ritengo alimentino certi raccapriccianti spettacoli.

Inutile mentire. Sono raccapriccianti e abominevoli, ma affascinanti, altrimenti non si spiega come mai indugiamo a vederne le immagini dozzine di volte.E a parlarne e straparlarne fino alla noia.



Ma come per ogni cosa, c’è un limite.



Limite prodotto dalla cosa stessa che in origine pareva potesse crescere sconfinatamente.

I fuochi di cui il titolo di queso post, sono fatui pure loro.

Petrolio e derivati, in una frazione piccolissima se un millesimo è una piccolezza della storia umana, ci hanno portato ad un cambiamento enorme.

O meglio alle condizioni per cui un cambiamento enorme è ormai inevitabile.

E’ nell’aria, letteralmente parlando.

Anche qui una frazione ci aiuta a capire.Volendo.

Un duemilacinquecentesimo.Rispetto ad un tremilasettecentesimo, circa, dell’aria che necessariamente respiriamo, in meno di un quinto di millennio è diventato una sorta d'invisibile soffocante nebbia. 
Un fiato per noi esausto.Inebriante e nutritivo per un vegetale, se gli permetti di crescere,ovviamente, non se lo abbatti per fare un lastricato.

E’ giunto un limite.Ho sottinteso tante cose, e chi non avesse inteso può e deve chiedermi spiegazioni.

Forse ho scialato petrolio e derivati invano, nel tentativo di bagnare le polveri che danno origine a quei fuochi sostanzialmente orrendi.

Preferisco accendere una piccola candela votiva, ogni tanto, per ricordarmi che

una lucciola estiva brilla quanto una galassia, nel custodire il segreto della sua piccola luce.



*Petrolio e derivati, derivati nel duplice senso del petrolio e finanziari.



Marco Sclarandis






















1 comment:

  1. Molto carino. Ho idea che la prima assunzione possa essere prima modulata poi interrotta. Certo con fatica, ci vorranno buoni medici per farci superare l'assuefazione perniciosa. Sulla seconda ho più dubbi, forse rientra nella nostra capacità di astrarre e rappresentare. È quindi un'inevitabile prodotto dell'uomo come l'arte, l'amore e la guerra. Forse non è neppure un farmaco, è un integratore, anzi una spezia, come il sale. Devi moderarne l'assunzione se no ti alza la pressione ma da più sapore. Forse allora é sostotuibile come un condimento perché ce ne sono altri. Oppure no puó solo esserne modulata l'assunzione, come il sale, appunto ;-) Ciao.

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