Tuesday, September 15, 2015

Rovente, per chi non s'accontenta.

Ripetere giova, non ci sarebbe bisogno di ripeterlo perchè lo sappiamo tutti, fin dalla più tenera età.
Però stanca e alla fine annoia, e quando annoia vuol dire che non giova più a nessuno.
E, ripetere che siamo riusciti a cambiare il clima della Terra, ormai è inutile.

Infatti in parecchi cominciano a dire che bisognerà adattarsi, e sempre di più al clima ormai cambiato.
Ma anche questo dire, e il riperterlo ha le volte contate.
Perchè dire e ripetere che bisogna agire è un'azione che dev'essere di breve durata, altrimenti il rapporto tra l'efficacia delle parole e quello dei fatti diventa rapidamente una proporzione inversa fra queste e quelli.

Da quanti anni è che alcune sagge persone ripetono che le azioni umane sulla Terra avrebbero raggiunto dei limiti insormontabili e ineludibili?
Ormai si tratta di quasi mezzo secolo, a voler essere prudenti.
Ma molto di più  se consideriamo gli avvisi emessi con l'inizio della prima Rivoluzione Industriale.

Adesso, gli effetti di un clima che si farà sempre più rovente stanno cominciando ad essere
abbastanza evidenti anche a quelli che sono obnubilati dalla fede che stiamo vivendo nel più desiderabile
dei progressi possibili.

Più desiderabile, per il momento.Ci aspetta un progresso ulteriore.
Potremo riunire la Siberia e l'Alaska con un ponte o un tunnel, riesumare i voli supersonici per fare un lavoro da pendolare tra Dubai e Reykjavik, riempire le orbite geostazionarie di bed and dinner per festeggiare
i punteggi raggiunti sul social network.
Dopo, però l'aver fatto pulizia dei rottami lanciati in sessant'anni di attività spaziali.

Oltretutto, ora cominciamo a trovare dei pianeti che potrebbero ospitarci, nel momento che questo dove siamo ormai da migliaia di secoli, ci venga a noia.
Solo che ancora non siamo riusciti a fabbricare un blechendecher per forare lo spaziotempo,
cosa indispensabile per ridurre la durata del viaggio verso quei lidi ad entità ragionevoli.

Temo che per chi non s'accontenta, s'appresta un mondo colmo di rumenta.

Marco Sclarandis



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