Friday, May 1, 2015

柴静雾霾调查:穹顶之下 Chai Jing, Under the Dome. Settima ed ultima parte.



Ora, diamo un attimo un'occhiata a Los Angeles. Los Angeles è una città molto simile a Pechino. Dal 1970, il numero di macchine che si contano a Los Angeles è aumentato drasticamente (addirittura di tre volte) ma il suo inquinamento? Diminuito del 75%! Perché? Ecco che sono andata a scoprirlo in prima persona. A Los Angeles e limitrofi, vivono più di 17 milioni di persone, per cui ci saranno circa 13 milioni di vetture se contiamo un mezzo a testa, e 850 milioni di km di percorsi stradali (tanti quanti per riavvolgere la Luna 1600 volte). In California sono state contate circa 1061745 vetture a diesel; in media, il consumo di carburante per ciascuna vettura ammonta a 35.2 litri giornalieri. Stando ai dati pubblicati dagli enti californiani, il 70% dell'inquinamento atmosferico in California è causato dalle vetture a diesel, per questo, è stato da qualche anno stabilito l'obbligo del DPF nei tubi di scarico: esso infatti trattiene il 99% delle polveri sottili, evitando così la loro fuoriuscita in atmosfera. Ovviamente, chi non dispone di questa installazione, riceve una salata multa. Il Dipartimento per la Tutela dell'Ambiente californiano sta continuamente esortando le case automobilistiche a produrre vetture che rispettino gli standard ambientali e a togliere dal commercio tutte le vetture fallate: si conta che lo scorso anno siano state controllate 29913 vetture, di cui 3281 fuori norma; con un totale di 1336880 dollari pervenuti dal pagamento delle multe pagate dai proprietari delle vetture fuori legge. 
Ho notato come tra queste, molte provenissero dalla Cina. Ora, dove sta il problema? Il problema sta nell'esecuzione della legge; in che senso? Nel senso che dove viene applicata correttamente, si hanno buoni risultati (circa il 90% delle persone che cercano di evadere, si colgono in fragrante); dove invece non viene applicata nel modo giusto, come nel nostro caso, succede proprio come mi disse il capo della Tutela dell'ambiente di Pechino: il 90% degli uomini violano tranquillamente la legge. Sapete quando sono stati presi in modo serio i provvedimenti riguardo alle vetture non in regola? Esattamente lo scorso settembre, quando sono stati rivisti i punti del documento sul "miglioramento della qualità dell'aria", in particolare il 43esimo. Quando lo scorso anno in America si dovevano rivedere i parametri di emissione delle vetture, le case automobilistiche americane non hanno subito risposto alla chiamata della Legge, solo in un secondo tempo hanno mollato la presa. Ho chiesto a quel punto al Dipartimento della Tutela Ambiente di Los Angeles il motivo per cui non potesse imporsi con forza di fronte alle case automobilistiche, ma questa è stata la risposta che ho ricevuto: il Dipartimento per la Tutela dell'Ambiente ha di per sé il compito di portare innovazione ma dove c'è un Governo che detta i parametri secondo mercato, tu non puoi fare altro che sottometterti al mercato. Ma in Cina si usa il carbone, come facciamo a ridurre l’uso del carbone? A questo punto ho deciso di andare a Londra, perché Londra a suo tempo è riuscita a ridurre le emissioni dell'80%, ci ha messo 50 anni circa, però le ha ridotte. 
Nel 1950, a Londra il PM aveva raggiunto parametri esorbitanti, tipo di 10 volte superiori rispetto agli standard europei. Nel 1956 infatti per la prima volta è stato scritto un documento per il miglioramento della qualità dell'aria e da quel momento si è sempre sottoposto il carbone a processi di raffinazione, così come sono state vietate le caldaie a carbone, per cui, per chi avesse violato la legge, ci sarebbero state ingenti somme di sterline da pagare. A quel punto, il petrolio ha sostituito per il 20% il carbone, così come il gas naturale per il 30%; infine, l'uso del carbone è sceso dal 90% al un 30%, e il GDP è rimasto lo stesso, anzi è aumentato con l'era del petrolio. ... Che ci serva da esempio: i londinesi hanno sostituito il carbone con gas naturale e petrolio e hanno rivisto il cielo azzurro e le nuvole bianche. Noi, dobbiamo fare come hanno fatto loro: non dobbiamo solo limitarci a vietare l'uso del carbone e del petrolio non raffinato, ma dobbiamo presentarci con una soluzione diversa, una soluzione che dia una svolta alle nostre industrie e che possa essere adottata nell'immediato. Anche noi in Cina abbiamo del gas naturale, peccato che occupi una percentuale molto bassa considerando i parametri internazionali: 4%. 
"Noi siamo il Paese del Carbone": questa frase è una delle frasi con cui siamo soliti etichettare il nostro Paese. In realtà, se consideriamo i parametri nazionali, noi disponiamo di un bel 22% di gas naturale, e di un bel 38% di petrolio. Sono stati stimati 900 miliardi di metri cubi di petrolio sotto i nostri piedi, eppure sono solo un centinaio di miliardi quelli che noi estraiamo. In America ci sono 6300 industrie di estrazione del gas e petrolio raffinato, noi ne abbiamo solo 3; in America ci sono 160 aziende che si occupano di condutture di gas, noi ne abbiamo solo 3. Il 70% di gas naturale estratto viene gestito da una sola industria "Petrochina". Ora, perché non fare come aveva fatto Londra a suo tempo? Passare dall'era del carbone all'era del Gas naturale? Noi abbiamo bisogno di innovazione in campo energetico!
Quella che vedete ora alle mie spalle è la cartina che rappresenta tutta la mafia che gestisce il mercato delle risorse energetiche in Cina. A giugno dello scorso anno, queste persone già avevano deciso..."le risorse sono delle merci, per cui dobbiamo cambiare il modo con cui il Governo le gestisce"...
Ma andiamo avanti… negli ultimi tre anni, non solo la Cina ha permesso a tutti di venire a conoscenza dei problemi ambientali, ma ha anche fondato uno dei Sistemi di controllo dell’inquinamento più grandi al mondo. Per esempio se scaricate questa APP sul vostro cellulare, potrete vedere in diretta se a 5 chilometri di distanza da voi vi sia o no un'industria che in quel momento sta sforando i parametri stabiliti. In Cina, le 6000 più grandi industrie producono il 65% di gas serra. Cosa succede però se delle industrie si rifiutano di rendere pubbliche le loro emissioni? L'anno scorso ho partecipato ad un'assemblea legislativa che trattava proprio di questo argomento, e alla fine è stato deciso che nella regione dello Hebei, qualsiasi industria da quel momento in poi avrebbe dovuto rendere noti i propri dati, e in caso questa si rifiutasse avrebbe potuto arrivare a pagare una multa di centomila yuan al giorno. Ma chi si dovrebbe occupare di queste faccende in Cina? Il Dipartimento per la Tutela dell'Ambiente che però sembra non interessarsene troppo...anzi vi dirò che solo l'1% delle controversie di cui si dovrebbe occupare questo Dipartimento sono emerse negli ultimi anni. Ecco che ritorniamo su quel famoso 53esimo punto del documento sul "miglioramento della qualità dell'aria", su quel famoso Dipartimento inesistente. Fortuna che dal 1 gennaio di quest'anno, è stato stabilito che chiunque lavori nel campo della Tutela per L'Ambiente da almeno cinque anni (sia come dipendente sia come volontario) detiene automaticamente il potere di aprire processi giudiziari a chiunque non rispetti l'Ambiente. Sapete quante associazioni si contano ora? Circa 700 con tantissimi dipendenti e volontari. Quindi, perché non partecipare anche noi nella vita quotidiana?
1.Se dovete andare in un posto che si trova a massimo 5 km di distanza, non usate la macchina, ma andate a piedi o usate la bicicletta o il motorino elettrico o i servizi pubblici.
2.Il minimo del motore della vostra macchina non deve superare i 30 secondi.
3.Se per strada incontrate dei camion che rilasciano fumo troppo nero, chiamate subito 12369
4.Se notate dei ristoranti che non dispongono di una cappa, esortateli a procurarsela, oppure scrivete opinioni negative sul sito internet.
5.Se notate delle perdite nei distributori di benzina, chiamate il numero 12369
6. Se vedete fabbriche le cui ciminiere sprigionano fumo molto nero, non esitate a fotografarle e ad inviare la foto per email al Dipartimento della Tutela per l'Ambiente.
7. Evitate di comprare i prodotti delle grandi marche.
Solo così nell'arco di un anno potremo sconfiggere la nebbia grigia!
Per concludere vi elenco quello che ho fatto io in questo ultimo periodo. Io abito vicino ad un cantiere. Un giorno mentre camminavo per la via del ritorno ho notato che c'era della polvere nell'aria. Poco dopo ho capito da dove provenisse. Sono andata nel cantiere e ho chiesto al capo cantiere se avesse potuto coprire con un telo una montagnola di macerie e polvere situata proprio al centro del luogo di lavoro. Abbiamo impiegato 5 minuti neanche per coprirla. Prima che me ne andassi, il capo cantiere mi ha fermato dicendomi che avendomi vista con un cellulare in mano, temeva che avessi potuto chiamare qualcuno di dovuto per rendere nota questa faccenda. Io sorrisi. Altro avvenimento. Prima di tutto sapete che il 6% del PM 2,5 che si respira a Pechino proviene dai ristoranti pechinesi che non hanno installate le cappe sopra il piano cottura? Ebbene sì. Non potevo crederci neppure io quando l'ho scoperto. Poi se consideriamo il fatto che il numero di ristoranti pechinesi copre il 22% di tutti i ristoranti nel mondo, allora... Inizialmente pensavo non ci fosse soluzione, poi quando sono stata a Londra ho scoperto i filtri di depurazione. Quando sono tornata a Pechino, sono andata nel ristorante in cui mi fermavo sempre a mangiare, e chiamando l'12369 ho fatto in modo che in quel ristorante venisse installata una cappa con filtro di depurazione. Sapete cosa mi ha detto la signora del ristorante dopo che gli operai avevano finito di montare l'installazione (ci tengo a dire che non era passata neppure mezz'ora): mi ha detto "grazie"... Prima di andare a Los Angeles, pensavo che tutti i benzinai puzzassero di benzina, come a Pechino, ma una volta stata là, mi sono accorta di come la faccenda sia ben diversa all'estero: all'estero i tubi di erogazione dispongono di un filtro salva-carburante che permette alla benzina o diesel di non evaporare  nell'atmosfera durante la fuoriuscita. Anche in questo caso, sono andata nel distributore di carburante più vicino a casa mia e chiamando il 12369 ho fatto in modo che venisse installato questo dispositivo salva-carburante.
12369 ci assicura che il 100% delle volte risponderà alle chiamate e interverrà. Io non so dirvi se interverrà, ma provare non nuoce nessuno.
...Quando siamo in mezzo alla nebbia grigia, solo una cosa possiamo fare per proteggere noi stessi e i nostri cari: indossare la mascherina...
...Vi dirò che lo scorso anno per me è stato un bell'anno, nonostante tutte queste informazioni di cui sono venuta a conoscenza. é stato bello perché io mi sono alzata in piedi, perché ho detto no. Ho detto no all'inquinamento, ho detto no alla sottomissione. Mi sono fatta sentire e quando in quel ristorante hanno installato quella cappa, mi sono sentita bene, rilassata, entusiasta di aver contribuito al miglioramento del nostro futuro. Perché ragazzi, è così che si fa la storia. é quando milioni e milioni di persone si alzano in piedi come ho fatto io e dicono "No, non sono soddisfatto. Oggi voglio fare qualcosa per il bene comune" che si fa la storia... Mia figlia ora è ormai cresciuta, sta bene, è in forma. La porto spesso al mare a respirare dell'aria fresca e dovreste vedere come è felice. Come le piace questo mondo. Perché sì, questo mondo poi sarà il loro, apparterrà ai nostri figli. Questo mondo è fantastico, così come è...dobbiamo metterci in testa che non possiamo controllarlo, ma dobbiamo salvaguardarlo nella sua naturalezza. Dobbiamo salvaguardarlo perché un giorno sarà quello in cui vivranno i nostri figli quando noi non ci saremo più...ragazzi...abbiamone cura come ne avremmo per i nostri figli...

Traduzione di Sara Mazzuoli

Marco Sclarandis

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