Wednesday, January 30, 2013

Se avessi vent'anni



Come vorrei avere vent’anni
fasciarmi i fianchi il dorso e l’addome
di trinitrotoluolo e pulsante per l’accensione
m’immagino l’incommensurabile istante
durante il quale si dice  trascorra
la vita fotogramma per fotogramma
ma non vorrei in quel momento distrarmi
ma godermi la scena presente
centesimo per centesimo d’ogni secondo
e potendo farlo da plurimi punti di sguardo
vedermi come un Sansone nel Tempio
gremito di filistei tumultuosi ed untuosi
diventare un piccolo sole
che arde carne ed acceca pupille
che sventra ingozzate budelle
che spacca ossa da mollezze marcite
che trancia dita avvinghiate a pecunio
che strappa capelli di seduzione triviale
che rende corpi dimentichi d’anima
letame da sparpagliare nei boschi
indegno pure di finire nell’orto
ne ho fatti venti ne ho fatti quaranta
il terzo quinto del secolo avanza
ma se avessi vent’anni di nuovo
Eva i tuoi fianchi le tue mani il tuo ventre
vorrei fossero l’onda frangente
sul mio fragile corpo d’Adamo.

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